Allianz Risk Barometer: Risk Trends 2023

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Online il nuovo report Allianz Global Corporate & Speciality (AGCS) indica gli incidenti informatici, le interruzioni delle attività e gli sviluppi macroeconomici come i principali fattori di rischio a livello globale per il 2023, mutati rispetto a quelli del 2022 che invece erano la crescita delle problematiche legate alla Cyber Security, le interruzioni delle attività e l’aumento delle catastrofi naturali. I risultati del 2023 di AGCS, si basano sul parere di 2712 esperti di management provenienti da 94 Paesi e territori diversi.

Allianz Risk Trends 2023

Allianz Global Corporate & Speciality (AGCS) è il centro di competenza Allianz per l’assicurazione aziendale globale e partner per gestire rapidamente i rischi di oggi e di domani. I team di AGCS collaborano con aziende di tutto il mondo per creare soluzioni assicurative progettate per settori specifici e sfide aziendali supportando clienti che vanno dalle aziende più tecnologiche fino ai piloti privati e/o attori cinematografici di Hollywood. In tutto il mondo AGCS opera con una rete mondiale in oltre 200 tra Paesi e territori impiegando circa 4.250 persone, concentrandosi esclusivamente sulle esigenze dei clienti aziendali e sono specializzati nella risoluzione delle tradizionali assicurazioni contro i danni e al trasferimento alternativo dei rischi. Nel 2021 AGCS ha generato un premio lordo complessivo di 9,5 miliardi di euro a livello globale.

L’analisi di AGCS mostra come gli incidenti informatici che rappresentano il principale rischio per le imprese, sarà il tema centrale nel 2023 dove l’economia digitale avrà sempre più importanza, a fronte dell’aumento continuo delle rivalità geopolitiche. Nella classifica non compare nè la Pandemia scivolata al 13 posto, a causa della diffusione ed introduzione dei vaccini e la crisi sul fronte energetico e geopolitico che sta attraversando tutto il mondo e neanche i possibili Blackout/Guasti alle infrastrutture critiche. Nella top 10 vi sono due New Entry quali Crisi Energetica e Rischio Politico/Violenza.

Allianz: i 10 maggiori rischi delle imprese nel 2023 a livello globale.

1 - Incidenti informatici

Gli incidenti informatici, quali interruzioni IT (Information Technology), attacchi Ransomware e/o violazioni di dati si confermano per il secondo anno consecutivo il rischio più importante a livello globale. I dati degli incidenti di criminalità informatica stimano costi maggiori di 1 trilione di dollari l’anno pari al 1% di PIL e ciò non dovrebbe sorprendere i clienti nell’Alllianz Risk Barometer di quest.anno. I rischi informatici rappresentano inoltre il pericolo principale in 19 Paesi diversi, su cui le aziende sono più preoccupate poiché creerebbe un effetto domino sui business delle aziende stesse.

La violazione dei dati rappresenta l’esposizione principale per il 53% delle aziende visto che privacy e protezione dei dati sono tra i principali rischi informatici che negli ultimi anni è stata fronteggiata con una legislazione più inasprita. Tale esposizione può portare a contenziosi e/o richieste di risarcimento dai clienti e fornitori che danneggerebbero la reputazione dell’azienda interessata. Secondo la società di sicurezza informatica Norton Labs, il costo medio di una violazione dovrebbe superare i 5 milioni di dollari nel 2023 a causa delle violazioni delle tecnologie standard di autenticazione a più fattori dai criminali. Il costo degli attacchi Ransomware rappresenta la preoccupazione maggiore con un aumento della frequenza di tali atti poiché sono state prese di mire le aziende più grandi, specificatamente le loro catene di approvvigionamento ed infrastrutture.

2 - Business Interruption

Nonostante le numerose iniziative di business le aziende continuano a subire interruzioni in tutto il mondo dove il Covid-19 ha messo in luce le carenze globali, ha innalzato i prezzi e il conflitto in Ucraina ha aumentato l'inflazione e la crisi energetica. I rischi legati alla Business Interruption preoccupano sempre più imprese poichè l'interruzione dell'attività è un fattore strettamente correlato ai profitti ed ai ricavi a causa della continua vulnerabilità dei modelli di business all'evoluzione geopolitica. Le catene di approvvigionamento delle materie prime non sono sempre convenienti e può esserci una dipendenza forte dalle singole regioni della Cina per il litio usato nelle batterie che hanno preso pianta stabile nel settore automobilistico mondiale e dall'energia russa. Quest'anno la combinazione delle ostilità in Ucraina e del Covid-19 ha causato una volatilità economica e finanziaria destinata ad aumentare che porterà le banche centrali a mettere in crisi il costo della vita e minacciare la recessione.

L'aumento del costo della vita incrementerà a sua volta gli scioperi e le interruzioni nei settori maggiormente colpiti dal conflitto ucraino e dal Covid-19 causando un effetto domino sul settore secondario ossia l'industria e sul terziario dove confluiscono tutti i servizi pubblici legati alla PA.

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3 - Sviluppi Macroeconomici

La situazione attuale si caratterizza per la crisi che sta investendo Stati Uniti, Cina ed Europa, le tre principali aree economiche ognuna delle quali per ragioni diverse.

In Europa l'invasione russa e la crisi energetica rappresentano la causa principale dove l'inflazione sta avendo terreno fertile aumentando vertiginosamente e "mangiando" i prezzi. Queste cause portano ad un abbassamento dei redditi reali e dei profitti aziendali con conseguenze su consumi, produzione ed investimenti.

La Cina è il Paese che ha subito meno danni dalla guerra in Ucraina, poichè beneficia di forniture energetiche russe a basso prezzo. Le questioni sono interne dove assumono rilievo l'allentamento della politica Zero-Covid che metterà in difficoltà l'economia cinese e la debolezza del settore immobiliare che infonde poca fiducia per i consumatori.

Gli Stati Uniti sono alle prese con una crisi causata in casa loro dove sistemi fiscali incontrollati hanno alimentato l'inflazione durante e dopo la pandemia, che ha portato in ritardo la Federal Reserve (banca centrale degli Stati Uniti) a rimettere in gioco l'aumento pesante dei tassi di interesse. Le condizioni finanziarie costringono imprese e famiglie a tagliare le spese e stanno portando l'economia in recessione. Allianz Research prevede una continua recessione in Europa e negli Stati Uniti causando una diminuzione del PIL del -0,4% nell'Eurozona e del -0,3%  negli USA. Al contrario in Cina il PIL potrebbe aumentare del 4% se il post-Covid iniciderà nella seconda metà del 2023.

I rischi per la stabilità finanziaria sono tornati a causa del drenaggio della liquidità in eccesso, della diminuzione del volume degli scambi nei mercati finanziari e dell'aumento dei tassi d'interesse complicando le banche centrali che dovranno fronteggiare l'inflazione assicurandosi che non aumenti ulteriormente.

La politica monetaria si sta restrigendo sempre più a discapito di quella fiscale con debiti record e il conseguente aumento dei tassi d'interesse, difatti il "mini-budget" britannico ha chiarito la fine della pazienza dei mercati per i debitori solidi in se stessi. Più probabile una politica fiscale attiva ad alta spesa che diminuirà il debito e i rischi sulla stabilità dei mercati finanziari creando un mix tra politiche monetarie restrittive e politiche fiscali consolidatorie dei debiti.

In ITALIA

 

Nel grafico vediamo nelle prime 3 posizioni gli incidenti informatici, l'interruzione delle attività e la crisi energetica dove il margine di preoccupazione, tra la prima e la seconda posizione, è maggiore rispetto alle altre due posizioni che si differenziano per soli 5% (37% per le Business Interruption e 32% per l'Energy Crisis). Rispetto al 2022 dove il rischio pandemico era al 3 posto, nel 2023 secondo ACGS non fa parte della top 10 scivolando al 13 posto, inoltre le ultime 3 posizioni nella top 10 ossia gli incendi, gli sviluppi di mercato e i rischi politici hanno la stessa percentuale pari al 11% di preoccupazione nelle imprese italiane.

Conclusioni

Dei tre rischi precedentemente analizzati, gli sviluppi macroeconomici che nel 2022 erano al 9 posto quest’anno hanno una percentuale più che raddoppiata passando al 25% rispetto al 11% del 2022. Rimangono stabili al primo e secondo posto rispettivamente gli incidenti informatici e le interruzioni delle attività e al quinto posto i cambiamenti dell’assetto legislativo e regolatorio. Degli altri posti in classifica abbiamo due new entry quali crisi energetica (legata al conflitto in Ucraina) al quarto posto e i rischi politici al decimo posto.

Gli altri rischi presenti in top 10 per i quali è diminuita la preoccupazione, secondo Allianz Global Corporate & Speciality, sono le catastrofi naturali (19% rispetto al 25% dello scorso anno), il cambiamento climatico (17% come lo scorso anno destando meno preoccupazione) e gli incendi (14% rispetto al 17% dello scorso anno). I rischi che invece hanno aumentato la loro preoccupazione sono la mancanza della forza lavoro qualificata (14% rispetto al 13% dello scorso anno) e i rischi politici (13% rispetto al 9% dello scorso anno) oltre ai rischi precedentemente analizzati quali sviluppi macroeconomici e la crisi energetica.

Per leggere il report completo di Allianz Global Corporate & Specialty CLICCA QUI

Fonte: Allianz Global Corporate & Specialty

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