Per il 2020 Coface stima una crescita del PIL globale del 2,4% anche se la crescita del commercio mondiale quest'anno rimarrà debole. Per quanto riguarda l'Italia nonostante l'inizio incerto, con una produzione industriale deludente, l'Export registrerà un aumento, in particolare nel settore farmaceutico e agroalimentare.
Nuovo barometro rischio Paese e settoriale
In Italia produzione industriale deludente ma Export in aumento.
Per il 2020 Coface stima una crescita del PIL globale del 2,4% (dopo il 2,5% registrato lo scorso anno), con un aumento delle insolvenze d'impresa del 2%. Dopo un 2019 caratterizzato da una retorica protezionista e da una contrazione del commercio mondiale, Coface si attende un aumento degli scambi internazionali soltanto dello 0,8% quest’anno.
Le incertezze legate al contesto protezionistico contribuiscono anche alla volatilità dei prezzi delle materie prime, in particolare quelle dell’agricoltura, dei metalli e del petrolio.
A questo scenario delicato si aggiungono le preoccupazioni per rischio sociale (in diversi paesi dell’Africa, del Medio Oriente, dell’Asia centrale e della Russia) rischio ambientale e politico. Alla luce di queste considerazioni, Coface promuove 6 valutazioni rischio paese (Turchia, Senegal, Madagascar, Nepal, Maldive e Paraguay) e ne declassa 4 (Colombia, Cile, Burkina Faso e Guinea).
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ECONOMIA ITALIANA
Nel 2019 Export ancora in aumento
A dicembre 2019 l’Istat registra una leggera riduzione delle esportazioni (-0,9%) rispetto a novembre; il calo riguarda sia i mercati extra-Ue che quelli dell’area UE. In ogni caso, rispetto a dicembre 2018 l’export risulta in evidente aumento (+4,2). Nel complesso dell’anno 2019 la crescita dell’export è pari a +2,3% su base annua, trainata da farmaceutica, alimentare, abbigliamento e pelle.
L’Italia parte al rallentatore nel 2020
Il Centro Studi Confindustria sottolinea la sostanziale stagnazione dell’economia italiana a inizio 2020, secondo le stime basate sugli indici PMI (Purchasing Managers’ Index) di gennaio. L’export, pur considerando i dati congiunturali di dicembre, resta su un trend espansivo che però non incorpora l’impatto da coronavirus. L’inizio del 2020 rimane comunque incerto con segnali contrastanti nei consumi e un calo dei volumi di prestiti alle imprese.
Produzione industriale deludente a dicembre
L’indice della produzione industriale rilevato dall’Istat a dicembre mostra un marcato calo: -2,7% rispetto a novembre e -4,3% rispetto a dicembre 2018. In base a tali stime, la produzione industriale dell’intero 2019 è diminuita di -1,3% rispetto al 2018.
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