Supportare la governance aziendale significa "tradurre i rischi": nuove sfide per il risk manager

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"Cavalcare le onde della cultura globale ed aziendale. Una strada obbligata per l'Enterprise Risk Manager” è il titolo del 18° Convegno ANRA del 19-20 settembre 2017. Grandi spunti non solo per gli addetti ai lavori ma per gli imprenditori: "Tradurre i rischi per supportare la governance aziendale" è uno dei temi, una strada obbligata per il Risk Manager dell'azienda. Ma con i budget delle nostre PMI P(iccolissime) M(icro) Imprese, cosa c'è a disponibile?

Un risk manager deve "spiegarsi" bene.

Gestire il rischio nelle aziende moderne implica avere una buona cultura dei rischi aziendali e una forte attenzione verso i grandi cambiamenti in atto in tutto il pianeta, per essere pronti a cogliere gli eventuali risvolti che possono influenzare il business aziendale. Il titolo del Convegno ANRA 2017 a Milano è stato infatti "Cavalcare le onde della cultura globale ed aziendale. Una strada obbligata per l'Enterprise Risk Manager”.

Durante la due giorni molto fitta di interventi interessante il tema riassunto nella newsletter n. 53 con il titolo “Tradurre i rischi per supportare la governance aziendale" in cui si afferma (giustamente) che il gergo e gli strumenti specifici utilizzati nel risk management devono essere conosciuti (e capiti) anche ai non “addetti ai lavori”: è necessario che il Risk Manager adotti una comunicazione sui rischi efficace, per essere un supporto indispensabile ai processi decisionali dell’impresa.

Non è solo l'assunto “sapere qualcosa non equivale a saperla comunicare", bisogna considerare anche che il Rischio ha in azienda una moltitudine di referenti (dal profilo molto differente, con diversa sensibilità, linguaggio e interessi) e per poter dialogare con loro il Risk Manager deve riuscire ad equilibrare le percezioni soggettive e ricondurre tutti ad un punto di vista oggettivo.

Il nostro punto di vista

Parlando da broker è evidente come anche l’aspetto "quantitativo" dei rischi non vada dimenticato perchè ciò è fondamentale per chi assicura l’azienda: per poter supportare adeguatamente l'azienda le compagnie hanno bisogno di una rappresentazione chiara ed il più possibile dettagliata delle minaccie. Tanto più l’organizzazione sarà "consapevole" e saprà entrare nel dettaglio dei propri rischi tanto più saranno efficaci le protezioni assicurative.

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Tutto vero ma... nel caso delle P(iccolissime) M(icro) Imprese?

Nonostante nel 2005 sia entrata in vigore la nuova definizione di PMI, che comprende microimprese, piccole e medie imprese e che le cataloga fra quelle che occupano meno di 250 persone ed il cui fatturato non supera i 50 milioni di euro, sappiamo tutti molto bene che la realtà italiana sia un po' diversa: l'ossatura principale delle aziende italiane è molto spostata verso la parte bassa di questa classificazione.

E' questo il punto nodale: sono tutte aziende che hanno meno strumenti e risorse a disposizione.

In sostanza: certe cose "non se le possono permettere"!

E' allora fondamentale per queste aziende poter disporre di una sorta di anello di congiunzione, una figura che possa fornir loro quel servizio che "non si possono permettere"... ma di importanza fondamentale!

Questa figura è certamente il broker di assicurazioni ma, ovviamente, non è certo il fatto di affidarsi a un broker che possa risolvere il problema!

Occorre poter disporre di un broker specializzato, di un broker che operi con la "logica dei rischi" e NON con la "logica delle polizze"!

Cosa significa?

La "logica dei rischi" è: "non voglio nemmeno vedere le tue polizze, prima analizziamo bene quali sono i tuoi rischi e solo allora potremo parlare di cosa è assicurato nelle tue polizze".

La "logica delle polizze" è invece proprio il contrario: "dammi le tue polizze che ti faccio vedere quanto sono bravo a farti risparmiare il 20%" (o più!); senza quindi considerare minimamente il fatto che molti rischi potrebbero esser stati sottostimati o addirittura non assicurati perchè non conosciuti dall'impresa!

Sono due concetti diametralmente opposti!

Da oltre dieci anni Pico Adviser realizza per i propri clienti l’Audit assicurativo ed il Programma di Revisione, un complesso di attività che presidia il programma assicurativo per seguire costantemente l’evoluzione dell’Azienda.

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Audit Assicurativo Pico Adviser

L’Audit Assicurativo Pico Adviser è un’analisi mirata ad individuare e valutare i cosiddetti “rischi puri” dell’azienda nell’ambito delle sue attività, in relazione anche a quanto disposto dalle vigenti normative.

La relazione che ne scaturisce rappresenta alla proprietà i potenziali danni economici cui è soggetta l’azienda e, realizzando un contraddittorio fra i rischi emersi con quanto garantito nelle coperture assicurative in essere, rileva eventuali rischi non adeguatamente stimati o, addirittura, non trasferiti agli assicuratori.

Grazie a questo strumento l’imprenditore beneficia di una visione complessiva dei rischi cui è soggetta la propria azienda: avvalendosi della consulenza dall’esperto Pico Adviser che gli illustra la situazione, risponde alle domande, può effettuare così scelte consapevoli sul programma assicurativo.

Solo dopo aver effettuato tale analisi sarà possibile fare valutazioni di convenzienza sulle polizze!

Fatte le scelte sul programma assicurativo il Broker lo metterà in atto e tramite il Programma di Revisione verificherà a cadenze prestabilite con l'imprendtore se quanto deciso in passato risulti ancora valido rispetto all’evoluzione dell’Azienda.

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Abbiamo previsto tariffe particolari per l’Audit Assicurativo, suddivise secondo le seguenti fasce di fatturato: aziende fino a 5 milioni di fatturato, da 5 a 25 milioni di fatturato, da 25 a 50 milioni di fatturato ed aziende oltre 50 milioni di fatturato.

Viviamo in un tempo in cui la copertura sui rischi è di importanza fondamentale ma ancor più fondamentale è aver la consapevolezza dei rischi cui si è soggetti. Vuoi conoscere quali sono i rischi della tua azienda?

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