Qualche giorno fa è assunto alle cronache il virus WannaCry (l'ennesimo ransomware che cripta i file presenti sul computer e chiede un riscatto per decriptarli), che ha infettato i computer di mezzo mondo bloccandoli di punto in bianco.
Cosa aspettarsi in campo assicurativo dopo l'ennesimo potente attacco informatico?
Le compagnie assicurative hanno iniziato a stimare i costi di questo attacco virtuale che ha colpito centinaia di migliaia di computer in 150 Paesi.
E naturalmente, una conseguenza diretta della diffusione del virus è stata, quella di "chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati": un forte aumento della domanda di assicurazione informatica!
In Italia già nel 2016 molti casi di incidenti cyber hanno messo in luce la scarsa capacità delle aziende di far fronte a determinati pericoli. Un indagine condotta da TIG e Deloitte tra ottobre 2016 e gennaio di 2017 ha mostrato come la maggior parte delle imprese italiane presenti uno scarso servizio di monitoraggio relativo allo stato della sicurezza informatica.
Negli ultimi anni il mercato assicurativo stava già vivendo una fase di crescita relativamente alla copertura dal Rischio Cyber poiché gli attacchi sempre più frequenti hanno aumentato la paura tra le imprese. Il mercato in questo settore genera annualmente circa 3/4 miliardi di premi, ma Allianz si aspetta che raggiunga i 20 miliardi già nel 2025, diventando così uno dei segmenti con la crescita più veloce.
Dopo WannaCry il processo potrebbe sicuramente accelerare! Molti broker internazionali hanno infatti già dichiarato che la domanda è in crescita: numerosi clienti che da anni avevano manifestato interesse verso la copertura di questa tipologia di rischio adesso si sono decisi a sottoscrivere la polizza.