I recenti disordini negli Stati Uniti e nei settori bancari europei potrebbero riaccendere i timori su un fenomeno molto gravoso: il Doom Loop nell'Eurozona, specialmente in Italia. Diversi indicatori che potrebbero fungere da segnale di avvertimento per un futuro ciclo di sventura sono migliorati dal 2012, tuttavia non c'è motivo di compiacersi. Nel proprio studio, Atradius mette in risalto le principali cause e conseguenze del Doom Loop, facendo particolare attenzione alle preoccupazioni degli economisti a riguardo.
Cos'è il Doom Loop?
L'espressione "Doom Loop" è utilizzata per indicare il circolo vizioso generato dall'acquisto di Titoli di Stato da parte delle banche, che trasferisce il rischio di una crisi del debito sovrano agli istituti di credito. Questo fenomeno si sostanzia in un calo del valore dei Titoli di Stato detenuti in bilancio dalle banche che comporta una diminuzione del merito creditizio, con il conseguente tentativo dello Stato di salvarle nonostante le deboli finanze pubbliche.
Perchè preoccuparsi?
Il recente report di Atradius mette in luce il riemergere delle preoccupazioni circa il rischio di Doom Loop in Italia a seguito delle recenti vicende negli USA. Questi episodi hanno riportato alla cronaca la crisi sovrana dell'Eurozona del 2010-2015, a cui l'Italia, a differenza di Grecia, Irlanda, Spagna e Cipro, era sfuggita. Il nostro Paese infatti non potrebbe risollevarsi da solo, in quanto il governo non è in grado di risanare le finanze delle banche in difficoltà, ma dovrebbe ricorrere a strumenti esterni come il Fondo Monetario Internazionale (FMI), il Fondo Europeo di Salvataggio ed il Meccanismo Europeo di Stabilità (MES).
Vuoi proteggere la tua azienda dal rischio credito? CLICCA QUI
Misura del Doom Loop
Per analizzare questo fenomeno è opportuno tenere in considerazione la salute del settore bancario e del debito sovrano ed il rapporto tra i due: peggiore è la salute di una delle due parti, o di entrambe, più forte sarà il nesso e, di conseguenza il rischio di entrare in un Doom Loop più elevato.
Per monitorare lo stato di salute delle banche gli analisti esaminano: solvibilità, liquidità e crediti deteriorati al settore privato.
Per quanto riguarda lo Stato, i parametri di riferimento sono: rapporto debito/PIL e fabbisogno di finanziamento.
Per individuare la capacità di trasmissione degli shock tra i due settori gli esperti analizzano le dimensioni del sistema bancario rispetto al PIL e alla concentrazione dello stesso. I governi non possono farsi carico del risanamento di una banca molto grande in quanto ciò sconvolgerebbe l'economia.
Nel report è inserita un'interessante analisi tra la situazione in Italia del 2012 e quella attuale, che è in miglioramento. Per quanto riguarda il settore bancario è possibile notare un significativo passo avanti, come dimostrato dai tre indicatori di cui sopra.
Al contrario, la salute sovrana è peggiorata. Visto l'andamento opposto dei due settori, parlare di un generale miglioramento risulta ambiguo, ma non è così in quanto la BCE è intervenuta assorbendo buona parte del debito italiano. Dal 2012 ad oggi l'ammontare del debito sovrano nel bilancio della BCE è cresciuto di oltre sette volte, passando da 94 a 722 miliardi di euro (dal 5% al 45% del PIL).
Percentuale del debito italiano (rispetto al PIL) detenuta dalla BCE
Preoccupazioni future
Il quadro complessivo che emerge dall'analisi di un eventuale Doom Loop italiano suggerisce come, mentre la capacità di assorbimento di uno shock per il settore bancario è significativamente aumentata, vale il contrario per il debito sovrano. Ma se vengono inclusi gli acquisti di obbligazioni della BCE nel mix, quest'ultimo è di minore rilevanza.
Atradius conclude che la capacità di assorbimento è migliorata, così come quella di trasmissione del settore bancario italiano. Tuttavia qualsiasi intervento della Banca Centrale Europea arriverà a patto che l'Italia si adoperi per risolvere la situazione.
Ad oggi, anche se in modo minore, il rischio di un Doom Loop è presente ed i mercati restano vigili.
Per leggere il report completo di Atradius CLICCA QUI
Fonte: Atradius