Armenia: crescita forte nel 2022 legata all'evoluzione geopolitica

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Il report di Credendo analizza la situazione in Armenia, sottolineando la forte crescita nel 2022 grazie agli afflussi di denaro e al commercio di transito con la Russia. Analizza inoltre le prospettive sul breve e medio-lungo periodo per il rischio nel contesto imprenditoriale e indica che il miglioramento degli indicatori di liquidità è dovuto alla stabilità e all'attenuazione delle tensioni geopolitiche con l'Azerbaigian.

Prospettive positive per il rischio imprenditoriale

In seguito alle ostilità in Ucraina e alle sanzioni imposte alla Russia, le imprese Armene sono state declassate alla categoria F/G (categoria che contiene i Paesi con i rischi più elevati di mancato pagamento da parte dei debitori nel Paese a causa del rischio imprenditoriale) poichè la contrazione russa avrebbe impattato negativamente sul contesto imprenditoriale del Paese. L'Armenia dipende molto dalle importazioni energetiche e dalla Russia per il commercio e gli investimenti, nonostante le previsioni affermino che il dram (Moneta Armena) si è apprezzato rispetto al dollaro USA e che il PIL reale risulti molto forte all'11%.

La resilienza economica dell'Armenia è data dal notevole afflusso di russi e dalle numerose transazioni di denaro dalla Russia che hanno stimolato i consumi interni. Il grafico sottostante mostra come le entrate correnti dell'Armenia siano caratterizzate dalle esportazioni di beni e servizi e come i trasferimenti privati netti (legati agli afflussi di denaro verso la Russia) siano aumentati notevolmente nel 2 e 3 trimestre dell'anno. Le prospettive future in termini di rischio per il business sono positive poichè il PIL reale dovrebbe rimanere stabile al 4%, nonostante il rallentamento nella crescita rispetto al 2022. Il contesto imprenditoriale, nonostante i miglioramenti di governance sullo stato di diritto e sul controllo della corruzione, è ostacolato dal tasso di prestito elevato, dall'accesso limitato al credito e dal rischio connesso al quadro istituzionale.

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Prospettive stabili per il rischio politico nel breve periodo

Nei primi 6 mesi del 2022, a fronte dell'aumento dei costi energetici, si è registrato un surplus nel saldo delle partite correnti ed un aumento nelle riserve valutarie lorde. Nonostante il miglioramento della liquidità dell'Armenia e l'accordo di stand-by (strumento di finanziamento che prevede la fornitura di aiuti ad un Paese membro in difficoltà economiche) del FMI (Fondo Monetario Internazionale), le prospettive di rischio politico nel breve periodo rimangono stabili. Questa situazione è data dalla mancanza di sostegno della Russia e dalla crescente importanza dell'Azerbaigian come fornitore chiave di gas per l'UE. A dicembre l'Azerbaigian ha bloccato l'unica strada che si collega con l'Armenia, causando grandi carenze di beni e medicinali nel Nagorno-Karabakh (regione armena nel sud-est confinante con l'Azerbaigian).

Le tensioni nel Nagorno-Karabakh tra Armenia ed Azerbaigian risalgono al 1991, quando la regione, dominata dagli armeni cristiani, dichiarò la sua indipendenza dall'Azerbaigian, Paese prevalentemente musulmano. Queste tensioni sono sfociate in un conflitto armato tra i due Paesi, conclusosi con l'accordo di cessate il fuoco delle Nazioni unite nel 1994. I negoziati sulla regione separatista del Nagorno-Karabakh rimangono in stallo, nonostante le mediazioni della Russia e dell'Occidente. Nel 2020 le tensioni sono culminate in una breve guerra che si è conclusa con un cessate il fuoco mediato dalla Russia.

Viste le continue difficoltà a contenere queste tensioni, è altamente improbabile qualsiasi concessione all'Azerbaigian poichè ciò aumenterebbe le proteste interne con richiesta di dimissioni per il primo ministro Nikol Pashinyan.

Rischio politico nel medio-lungo periodo

Le tensioni con Azerbaigian e Turchia - nonostante i recenti miglioramenti - sono fattori che combinati all'indebitamento estero alto e ai servizi relativamente associati incidono sul rischio politico nel medio-lungo periodo. L'aspetto positivo è la prudenza delle politiche monetarie e fiscali e dal gennaio 2010, la banca centrale ha aumentato gradualmente il tasso di riferimento per attenuare l'inflazione che attualmente è in calo (il grafico seguente mostra il tasso di inflazione annuale segnato in arancione e il tasso di riferimento della banca centrale segnato in rosso). 

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Prospettive future

In futuro è improbabile che il boom economico del 2022 si ripeta quest'anno in quanto dipende prevalentemente dai grandi afflussi dei cittadini russi. Gli indicatori macroeconomici quali debito pubblico, debito estero, la bilancia delle partite correnti e l'inflazione non si dovrebbero ripetere nel 2023. Se il miglioramento del 2022 dovesse prolungarsi oltre le previsioni, Credendo potrebbe migliorare il rating del rischio sul medio-lungo periodo come risultato della maggiore solvibilità dell'Armenia.

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Fonte: Credendo

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