Atradius: minaccia di stagflazione per il 2023

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L'economia globale sta affrontando diverse sfide senza precedenti che la porteranno ad un passo dalla recessione nel 2023. L'inflazione in continuo aumento rappresenta il problema più grande, con effetti a catena sull'economia globale. La stagflazione, caratterizzata da PIL basso ed elevata crescita dei prezzi, ha portato le banche centrali di Stati Uniti, Regno Unito e Zona Euro ad inaspirire i tassi di interesse per attenuare l'ulteriore crescita dei prezzi elevati.

Sviluppo macroeconomico globale

Atradius nel suo report intitolato "minaccia di stagflazione" analizza lo sviluppo macroeconomico, concentradosi sulla durata delle ostilità in Ucraina e come ha reagito la Russia alle sanzioni imposte dall'Occidente. La stagflazione, combinazione di stagnazione ed inflazione, identifica la situazione nella quale sono presenti contemporaneamente un aumento generale dei prezzi e una mancanza di crescita dell'economia. Il contesto inflazionistico che ha colpito l'economia globale non è stato causato dalle ostilità in Ucraina, bensì aggravato, dove il problema sta nella domanda ed offerta delle materie prime. Le interruzioni delle catene di approvvigionamento, caratterizzate da una produzione di beni ridotta e un grande surplus sulla domanda, ha creato maggiori pressioni sull'inflazione. L'Unione Europea, a causa dei numerosi tagli del gas russo, sta avendo un aumento dei prezzi delle materie prime sempre più alto perchè quest'ultimo, a livello di costi, è sempre stato più conveniente rispetto alla concorrenza. L'inflazione ha anche colpito gli Stati Uniti, alzandola fino all'8% nel 2022 raggiungendo livelli che non si vedevano da decenni, che per fronteggiarla hanno dovuto sostenere famiglie ed imprese col 14% del PIL.

Mercati avanzati

A causa della crisi energetica la crescita delle economie avanzate sarà ostacolata: Atradius ne prevede infatti una stabilizzazione (0,0%) nel 2023. Inoltre i mercati chiave quali Stati Uniti, Regno Unito e Zona Euro entreranno in recessione e le misure fiscali saranno volte a proteggere le famiglie dall'aumento dei costi energetici.

Le variazioni delle principali zone macroeconomiche mondiali sono:

  • Eurozona: le difficoltà legate all'aumento dei prezzi energetici e i rallentamenti sulla produzione del settore manifatturiero e di quello dei servizi, Atradius prevede una contrazione della crescita del PIL dello 0,1% nel 2023 rispetto all'aumento del 3,1% del 2022. Nel 2024 è prevista un'espansione del PIL del 2,1% in virtù dell'attenuazione degli effetti delle ostilità in Ucraina.
  • Stati Uniti: l'aumento dei prezzi e dei tassi di interesse porta una contrazione dello 0,4% nel 2023, ma vista la resistenza della spesa per i consumi, Atradius prevede una recessione lieve. Nel 2024  è prevista una ripresa economica dell'1,4%.
  • Regno Unito: le spese dei consumatori e le catene di approvvigionamento delle imprese sono aggravate dai vincoli strutturali dell'offerta, dagli effetti fiscali limitati e dalle perturbazioni commerciali post-Brexit. Atradius prevede una contrazione economica dello 0,7% nel 2023, seguita nel 2024 da una ripresa dell'1,8%.
  • Giappone: nel 2023 è previsto un rallentamento nella crescita dei consumi, a causa di inflazione e contrazione dei redditi, pari allo 0,9% che sarà seguita da un aumento dell'1,6% nel 2024.

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Mercati emergenti

Atradius per il 2023 prevede un rallentamento nella crescita del PIL del 2,9% rispetto al 3,6% del 2022. Questi mercati hanno affrontato condizioni di finanziamento interne più rigide, gli effetti delle ostilità in Ucraina ed un aumento dei tassi d'interesse che mettono a rischio la sostenibilità del debito delle EME (Economie di Mercato Emergenti), con un'elevato debito pubblico e/o privato interessando Paesi principalmente a basso reddito e in via di sviluppo.

I Paesi dei mercati emergenti analizzati nel report sono:

  • Brasile: nel 2023 previsto un rallentamento della crescita del PIL allo 0,2% a causa dell'inasprimento delle politiche fiscali e monetarie. Nel 2024 la crescita dovrebbe tornare a crescere del 2,7%.
  • Cina: la ripresa dei consumi e lo stimolo fiscale dovrebbero sostenere la crescita e Atradius prevede un aumento della crescita del 4,2% nel 2023.
  • India: la debolezza dell'industria manifatturiera e l'inflazione elevata causerà rallentamenti interni quindi meno consumi per le famiglie. Atradius prevede per il 2023 una crescita del PIL del 4,4%.
  • Russia: nonostante le sanzioni occidentali e l'impatto della guerra sulla fiducia delle imprese, il rublo grazie alle esportazioni energetiche ha recuperato tutto il valore perduto. Atradius dinanzi agli investimenti fissi, prevede una contrazione economica del 2% nel 2023.

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Scenario peggiore

L'economia globale che nel 2023 si trova sull'orlo della recessione, ha come rischio principale l'inflazione. Ulteriori shock dei prezzi energetici creerebbero un circolo vizioso nelle economie avanzate, impedendo alle politiche monetarie di contenere la crescita dei prezzi, con effetti negativi sulla ripresa e crescita economica. Tale scenario, secondo Atradius, dimezzerebbe la crescita allo 0,6% nel 2023 e ridurrebbe il PIL al 2,3% negli Stati Uniti e dell'1,5% nell'Eurozona, causando un aumento dei prezzi e una recessione più profonda.

Risultati principali

Atradius prevede un calo della crescita del PIL mondiale dell'1,2% rispetto al 2,9% del 2022, a causa della stagflazione. Tale calo è dato dal costo della vita, dall'inasprimento delle condizioni finanziarie e dalle questioni pandemiche e di ostilità che hanno caratterizzato l'economia globale in questi ultimi 4 anni. Questo calo dovrebbe essere breve, infatti nel 2024 Atradius prevede una ripresa della crescita economica pari al 2,9%.

Per leggere il report completo di Atradius CLICCA QUI

Fonte: Atradius

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