Tenere sotto controllo le prestazioni finanziarie dell'azienda è vitale, e non solo come misure di emergenza in tempi economici difficili. Il monitoraggio dinamico consente di muoversi rapidamente per cogliere le opportunità o di ridimensionare quando si notano difficoltà all'orizzonte e di guidare le relazioni con partner, banche, investitori, fornitori e clienti. Euler Hermes spiega i 5 KPI da seguire quotidianamente.
I cinque indicatori finanziari chiave (KPI)
Il monitoraggio degli indicatori chiave della finanza aziendale consente di anticipare la crescita futura dell'attività e guidare le relazioni con partner, banche, investitori, fornitori e clienti.
Tenere sotto controllo le prestazioni finanziarie della tua azienda è vitale, e non solo come misure di emergenza in tempi economici difficili. Il monitoraggio dinamico favorisce l'agilità e la fiducia, consentendoti di muoverti rapidamente per cogliere le opportunità o di ridimensionarsi quando noti difficoltà all'orizzonte. Il monitoraggio degli indicatori chiave di prestazione finanziaria (KPI) ti consentirà di anticipare la crescita futura della tua attività e di guidare le relazioni con partner, banche, investitori, fornitori e clienti.
Ecco i cinque indicatore chiave da seguire:
1. WCR (Working Capital Requirement) - Fabbisogno di capitale circolante
Qual è il fabbisogno finanziario?
Il WCR misura le risorse finanziarie necessarie per coprire il ritardo tra i pagamenti in uscita e in entrata e mostra l'ammontare delle risorse finanziarie necessarie a un'azienda per garantire il suo ciclo produttivo e il suo rimborso sia dei debiti che delle spese operative imminenti. Come indicatore chiave, fornisce una valutazione in tempo reale della posizione di cassa dell'azienda, indicando fino a che punto è possibile far fronte (o meno) a un evento imprevisto, come un ritardo di pagamento o un mancato pagamento.
Come calcolare il fabbisogno finanziario?
Fabbisogno di capitale circolante netto = magazzino + crediti - debiti
Suggerimento: Un WCR negativo (meno di 1) segnala che i fondi in uscita necessari per le operazioni superano le fonti in entrata dalle attività commerciali. Al contrario, un WCR positivo (tra 1,5 e 2) è un segno che l'azienda non ha bisogno di attingere alle sue risorse a lungo termine per soddisfare le esigenze a breve termine.
2: Il Debt Ratio
Qual è il rapporto di indebitamento?
È la proporzione delle attività di un'impresa che sono finanziate da debito. Questo rapporto misura l'entità della leva finanziaria dell'azienda. Si ottiene dividendo il totale delle passività per il totale delle attività e indica la percentuale degli importi totali delle attività (come riportato in bilancio) che è dovuta ai creditori.
È fondamentale tenere d'occhio il livello di debito dell'azienda. Con queste informazioni puoi guardare al futuro con tranquillità e prendere decisioni pienamente informate. Ad esempio, se l'acquisto di una determinata macchina è essenziale per far crescere il business, puoi scegliere di finanziare l'acquisto con un nuovo prestito o portando nuovi investitori nel capitale dell'azienda.
Queste due strategie molto diverse avranno impatti specifici sulla tua attività, da qui la necessità di supportare le tue decisioni con indicatori quantitativi. Il calcolo del rapporto di indebitamento fornisce anche informazioni sul flusso di cassa e sull'indipendenza finanziaria.
Come calcolare il rapporto di indebitamento?
Rapporto debito = totale debiti/ totale attivo
Suggerimento: il rapporto debito, espresso in percentuale, è il rapporto tra debito totale e totale attivo. Un rapporto di indebitamento superiore al 100% indica che un'azienda ha più debiti che attività, mentre un rapporto di indebitamento inferiore al 100% indica che un'azienda ha più attività che debiti.
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3. Punto di pareggio o Break Even Point (BEP)
Qual è il punto di pareggio?
Il punto di pareggio è un indicatore di fondamentale importanza che mostra la soglia oltre la quale l'azienda inizia a guadagnare.
Quando un'impresa sta iniziando ad operare il punto di pareggio è sempre il primo indicatore ad esser tenuto sotto controllo ma una volta che l'impresa è in funzione a volte può cadere nel dimenticatoio. Tuttavia, questo è un indicatore chiave che deve essere verificato regolarmente, poiché cambia costantemente in risposta a diversi fattori, dai maggiori costi dei fornitori a una maggiore spesa salariale.
Come calcolare il punto di pareggio?
Punto di pareggio = costi fissi / margine di profitto lordo
Suggerimento: Il punto di pareggio è raggiunto quando le entrate eguagliano i costi totali. Sulla base di questo indicatore, è possibile adattare i costi di produzione in modo da ottenere un profitto prima del previsto.
4. Cash Flow - Flusso di cassa
Che cos'è il flusso di cassa?
Il flusso di cassa si riferisce ai movimenti di denaro in entrata e in uscita dell'azienda, ad esempio da operazioni, investimenti e finanziamenti. Il flusso di cassa libero riflette il denaro che si ha a disposizione o che si può utilizzare liberamente.
La previsione del flusso di cassa si basa su stime di questi movimenti nel futuro. Aggiornando le previsioni su base regolare, diciamo settimanale o anche giornaliera, la valutazione delle spese e dei ricavi futuri sarà strettamente allineata con la situazione attuale dell'attività.
Come calcolare il flusso di cassa?
Flusso di cassa libero = reddito netto + ammortamenti - variazione del capitale d'eserciaio - spese in conto capitale
Suggerimento: Una previsione di flusso di cassa è sempre in evoluzione e dovrebbe quindi essere rivista regolarmente, almeno settimanalmente.
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5. Margine di profitto
Che cos'è il margine di profitto?
Rappresenta quale percentuale delle vendite si è trasformata in profitti. Esistono diversi tipi di margine di profitto.
I principali sono:
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Margine di profitto lordo: la differenza tra le entrate legate alle vendite dei prodotti e il costo dei beni venduti (COGS, Cost Of Goods Sold).
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Margine di profitto operativo: la percentuale di profitto prodotta da un'azienda dal suo reddito totale e dopo aver pagato i costi variabili, ma prima di pagare le tasse o gli interessi.
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Margine di profitto netto: la percentuale di profitto prodotta da un'azienda dalle sue entrate totali e dopo aver pagato i costi variabili e le tasse o gli interessi.
Potete utilizzare questi KPI per stimare il profitto generato dall'azienda. Il margine è dettato da diversi fattori, come le dimensioni dell'azienda e il volume dei beni prodotti. In generale, all'aumentare dei volumi di vendita, aumenta anche il margine di profitto.
Come calcolare il margine di profitto?
Margine di profitto lordo = entrate totali - costo delle merci vendute (COGS)
Margine di profitto operativo = profitto operativo / entrate
Margine di profitto netto = profitto netto / entrate nette
Come la previsione del flusso di cassa, il margine di profitto cambia sempre in risposta a una vasta gamma di fattori, dagli sconti sui volumi ai costi di produzione. Il monitoraggio di questo KPI su una base più o meno quotidiana permetterà di effettuare rapidi aggiustamenti.
Tenere d'occhio questi indicatori permette di mantenere il controllo del business e fornisce una solida base per tutte le decisioni strategiche da prendere.
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Fonte: Euler Hermes
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