L'ultima pubblicazione economica di Coface analizza la strategia "Made in Russia" attuata dal governo russo per diversificare l'economia diminuendo le importazioni. Il Focus ne evidenzia sia i punti di forza che i limiti andando a ricercare come stanno reagendo i diversi settori di fronte a questa manovra e quali sono i principali fattori in gioco.
La diversificazione economica con il "Made in Russia"
Le autorità russe sono al lavoro per completare la diversificazione dell'economia, con lo scopo di ridurre le importazioni e la dipendenza dagli idrocarburi.
Analisi per settore
In alcuni settori, come quello agro-alimentare, la diversificazione procede con ottimi risultati, dovuti soprattutto alle contro-sanzioni messe in atto dal governo, mentre altri settori strategici faticano a mostrare segnali di indipendenza
I principali settori su cui si sta puntando sono quello farmaceutico e delle importazioni di apparecchiature informatiche e di telecomunicazione.
Il primo settore è oggetto di una nuova strategia denominata Pharma 2030 che prevede l'aumento dal 20 al 65% della produzione locale di farmaci, provocando così cautela negli investimenti da parte delle società farmaceutiche estere, che temono rischi rispetto alle interferenze statali nei prezzi e alla proprietà intellettuale.
Sul secondo settore le autorità spingono molto sulla indipendenza tecnologica dai paesi occidentali, riducendo la possibilità di importare apparecchiature informatiche e di telecomunicazione per aumentare l'export: i risultati, tuttavia, non sono positivi, e le esportazioni rimangono contenute.
Anche il settore automobilistico è considerato strategicamente importante, ma gli investimenti locali e stranieri sono incerti e volatili.
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Fattori necessari alla diversificazione
La possibilità di diversificare in maniera consistente l'economia Russa è condizionata da un miglioramento del sistema produttivo, che deve diventare maggiormente innovativo e predisposto ad una produzione intensiva. È necessaria la modernizzazione delle catene di produzione e delle tecnologie presenti.
Fattori quali il rischio politico (dovuto alle lamentele causate dall'erosione del potere d'acquisto), la mancanza di lavoro ed il basso tasso di natalità potrebbero accelerare la diversificazione dell'economia riducendo contemporaneamente la dipendenza dalle importazioni.
Il Focus Russia esplicita infine che l'economia Russa è ancora fortemente dipendente dalle materie prime, in particolare dagli idrocarburi, nonostante il legame si stia indebolendo e le autorità stiano lavorando per scollegare l'economia dai cambiamenti della situazione petrolifera.
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