L'Enabling Digitalization Index (EDI) di Euler Hermes è uno studio che indica la compatibilità al digitale dei Paesi analizzati (115). La seconda edizione, l'EDI 2018, appena pubblicata vede sul podio Stati Uniti, Germania e Paesi Bassi mentre l'Italia si conferma (purtroppo) ancora al 29mo posto prima della Malesia e dopo Estonia, Spagna e Repubblica Ceca.
Euler Hermes EDI 2018: 115 Paesi al banco
L'Euler Hermes Enabling Digitalization Index (EDI) misura la capacità e l'agilità dei Paesi di aiutare le aziende digitali a prosperare e le aziende tradizionali a sfruttare il "dividendo" digitale.
L'EDI non misura l'adozione digitale o l'attività digitale (i risultati della digitalizzazione) ma si concentra piuttosto sulle condizioni affinché le aziende possano trasformarsi o prosperare digitalmente.
L'edizione 2018 è la seconda che viene realizzata: l'analisi assegna un punteggio da 0 (peggiore) a 100 (migliore) secondo 5 parametri (regolamenti, conoscenze, connettività, infrastrutture e dimensioni) e poi viene stilata la classifica.
Gli Stati Uniti, la Germania e i Paesi Bassi sono i primi 3 dell'EDI 2018, su 115 paesi.
I migliori progressi rispetto alla classifica 2017 si sono visti per la Tailandia, che è salita di cinque posizioni (ora al 45° posto), ed India e Indonesia che hanno guadagnato quattro posizioni (ora rispettivamente 44° e 60° posto). Euler rileva che la Svizzera è stata spodestata dai Paesi Bassi (dal 4° posto dell'anno scorso al 3° di quest'anno).
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Euler Hermes evidenzia cinque strategie (una per sottotipo) che devono adottare i Paesi per aumentare la digitalizzazione:
- Sviluppare una regolamentazione digitale proattiva
- Costruire capitale umano e capacità digitali
- Usare settori, territori come fulcro per una connettività più forte
- Adottare una logistica intelligente
- Ridurre le disuguaglianze digitali
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Fonte: Euler Hermes