Brasile, Zimbabwe e Indonesia: un trend negativo comune fra i tre Paesi? L'alta volatilità delle valute equiparata a instabili situazioni politiche contribuiscono all'aumento del rischio nei paesi con conseguenze sulla bilancia commerciale. Quali potrebbero essere le soluzioni e cosa attenderci? Ce lo dice il nuovo report Credendo.
Credendo: un trend comune?
L'Indonesia ha ampliato il disavanzo delle partite correnti a causa di un incremento delle importazioni e del costo del petrolio congiuntamente a un continuo bisogno di finanziamenti per sostenere molti progetti infrastrutturali.
Situazione peggiore è quella dello Zimbabwe: corruzione e cattiva gestione hanno impoverito l'economia del Paese già paralizzata da una grave carenza di liquidità.
Dall'altra parte dell'Atlantico invece la situazione migliora: il Brasile sta godendo il suo secondo anno consecutivo di crescita del PIL dopo la profonda recessione del 2015-2016. Diversamente dall'Indonesia il disavanzo primario è piuttosto modesto.
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Elezioni politiche e rischio paese
La stabilità politica è fondamentale per catturare la fiducia degli investitori e impatta in modo diverso nei 3 Paesi.
Indonesia - In un clima generale di aumento dei tassi di interesse, avversione al rischio e di deprezzamento della valuta che è scivolata di quasi il 10% rispetto al dollaro, le elezioni previste per il prossimo aprile potrebbero costringere le autorità ad aumentare i tassi di interesse e a favorire la produzione interna. Si attendono prospettive rosee con una sana gestione macreconomica e adeguate riserve valutarie.
Zimbabwe - Data la carenza di liquidità, il Paese dovrà ricorrere all'aiuto da parte del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale per ristrutturare gli enormi debiti insoluti (9 miliardi di dollari). Il tutto diventa più rovente guardando la situazione politica. Il Paese è reduce dal colpo di Stato del 2017 che ha creato una forte instabilità economica. Con le elezioni del 2018 si sperava di arrivare a un punto di svolta ma ciò ha fatto aumentare la preoccupazione per la stabilità politica del Paese. Credendo manterrà le classificazioni del rischio Paese nel breve e lungo periodo nella categoria 7.
Brasile - L'aumento globale dei tassi di interesse e l'avversione al rischio degli investitori hanno fatto perdere al real il 25% rispetto al dollaro americano. Il Paese è fortemente vulnerabile a causa dell'incremento dell'incertezza in vista delle elezioni politiche di ottobre. Tallone d'Achille del Brasile è la situazione fiscale. Cruciali risulteranno i piani di consolidamento fiscale del prossimo Presidente. Nel caso tutto rimanesse immutato? Si assisterebbe a un declassamento del rating, a causa del forte debito sovrano già elevato, esercitando ulteriori forti pressioni sulla valuta.
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Zimbabwe - Indonesia - Brasile