Atradius pubblica il nuovo Market Monitor sull'industria chimica in Italia (dove nel 2018 prevede un'ulteriore crescita positiva), India, U.S.A, Regno Unito, Brasile, Messico, Polonia, Indonesia e Turchia. Le aziende che dipendono dalle costruzioni e dai beni durevoli richiederanno ancora particolare attenzione insieme ai grossisti di petrolio/carburante che potrebbero avere problemi di mancato pagamento.
Atradius Market Monitor Industria Chimica Italia
20/06/2018
Disponibile sul sito Atradius il nuovo Market Monitor relativo all'Industria Chimica. In analisi oltre ad Italia, India, U.S.A, Regno Unito, Brasile, Messico, Polonia, Indonesia e Turchia.
La produzione chimica italiana è cresciuta del 3,5% (EUR 55 mld) nel 2017. In grande crescita le esportazioni (+9%), a seguire anche la domanda interna che si è estesa a quasi tutti i settori eccetto costruzioni e beni durevoli.
Nel settore farmaceutico, dove gran parte della produzione è gestita da aziende straniere (61%) che ne controllano anche i ricavi, preoccupa il fatto che la spesa pubblica italiana, che è già tra le più basse in Europa, possa diminuire ulteriormente. Il panorama per il 2018 rimane comunque positivo nonostante un lieve rallentamento a inizio anno dato dalla combinazione di una domanda in crescita e una situazione politica internazionale incerta che impedisce l'acquisto di maggiori quantità di prodotti chimici. I pagamenti in questo settore impiegano in media 60 giorni e il livello di insolvenza previsto rimane piuttosto basso.
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Nel settore oil/fuel, soggetto ad un'elevata tassazione e ad una forte competizione internazionale che ne impediscono una maggiore reddittività, è prevista una crescita dei mancati pagamenti. Inoltre anche le frodi fiscali sono in aumento nonostante le autorità abbiano già iniziato ad indagare e in molti casi bloccato i conti di società coinvolte.
Atradius si mantiene positiva sulla chimica italiana, in quanto presenta bassi livelli di indebitamento e le aziende risultano solvibili. Rimane tuttavia un rischio di perdite dovuto alla situazione politico-economica. Nel chimico-farmaceutico a differenza dei produttori, i grossisti presentano maggiori episodi di insolvenza, data anche da una più elevata leva finanziara e interconnessione con le entità pubbliche, che a loro volta ritardano i pagamenti. Atradius rimane inoltre cauta anche in relazione ai grossisti di carburante.