Supply Chain Finance: e l'assicurazione? Cicli di pagamento tripli rispetto all'Europa, e tantissimi piccoli fornitori: l'Italia è il target ideale per le soluzioni che finanziano il working capital nelle filiere. Che però coprono solo il 27% del monte crediti. 10 modi per finanziare il capitale circolante grazie al ruolo nella filiera. L'assicurazione credito come forma di protezione a monte.
Supply Chain Finance: e l'assicurazione crediti?
Riportiamo due interessanti articoli sulla Supply Chain Finance, strumenti che le medie e piccole imprese italiane spesso non conoscono (o non possono accedervi!) per introdurre un tema a questo molto connesso: l'assicurazione dei crediti commerciali.
Cicli di pagamento tripli rispetto all'Europa, e tantissimi piccoli fornitori: l'Italia è il target ideale per le soluzioni che finanziano il working capital nelle filiere. Che però coprono solo il 27% del monte crediti. L’Osservatorio Supply Chain Finance del Politecnico di Milano: bisogna avvicinare mondo finanziario e industriale con sistemi di risk rating estesi alle operation.
"La crisi economica degli ultimi anni ha colpito duramente le imprese italiane: tra 2009 e 2015 il numero di realtà ad alto rischio di fallimento è aumentato del 25%, e il numero di fallimenti è cresciuto da 9mila a 14mila all’anno. E in grandissima parte, la causa sono le difficoltà finanziarie, legate anche ai cicli di pagamento. Le grandi imprese hanno un tempo medio di incasso crediti di quasi 96 giorni contro una media europea di 53, ma soprattutto un tempo medio di pagamento dei debiti commerciali di 149 giorni: più del triplo della media europea (45 giorni), con inevitabili forti ripercussioni lungo le filiere manifatturiere, specialmente per i piccoli fornitori.
Questa, si sa, è una criticità storica dell’economia italiana, ma forse il digitale finalmente può cambiare le cose anche in questo campo, per esempio attraverso le soluzioni di Supply Chain Finance (SCF), che consentono a un’impresa di finanziare il capitale circolante facendo leva, oltre che sulle caratteristiche economiche, finanziarie e di business, sul suo ruolo all’interno della filiera in cui opera."
Fonte: Supply Chain Finance, un mercato che in Italia vale 570 miliardi di euro - Daniele Lazzarin
Supply Chain Finance: 10 modi per finanziare il capitale circolante grazie al ruolo nella filiera
La School of Management del Politecnico di Milano ha dedicato un apposito Osservatorio Supply Chain Finance. Per Supply Chain Finance, spiega l'Osservatorio, si intendono i servizi e soluzioni che un’impresa può usare per finanziare il proprio Capitale Circolante, facendo leva non solo sulle sue specifiche caratteristiche (economiche, finanziarie, di business), ma anche sul ruolo che essa appunto ricopre entro la filiera (Supply Chain) in cui opera.
"I benefici del Supply Chain Finance sono di diverso tipo: finanziari (riduzione di scorte e crediti commerciali, e quindi del capitale circolante operativo netto), economici, strategici (riduzione del rischio di fallimento di attori critici e/o strategici virtuosi ma finanziariamente deboli), di efficienza nei processi sia lungo la filiera, sia nei rapporti con gli attori finanziari (per l'alta informatizzazione spesso indispensabile per applicare gli strumenti di Supply Chain Finance), e di sviluppo di opportunità di business per chi opera nel settore finanziario, per la migliore gestione del rischio connesso ai crediti erogati.
Nel suo primo report, l’Osservatorio ha classificato tre categorie di soluzioni di Supply Chain Finance: quelle “tradizionali” di finanziamento del capitale circolante, quelle “innovative”, e quelle di collaborazione tra partner di filiera. Le tecnologie ICT sono spesso un fattore abilitante, perché consentono di gestire grandi moli di informazioni, spesso in tempo reale. La digitalizzazione dei processi di business, interni e di supporto alle relazioni, permette di erogare con più efficienza modelli tradizionali di finanziamento e abilita forme di accesso al credito innovative.
Soluzioni tradizionali di finanziamento del capitale circolante
La gran parte delle soluzioni tradizionali di finanziamento è disponibile da anni, ma spesso poco diffusa. Nate per offrire alla singola impresa strumenti per accedere al capitale di breve periodo, tramite l’approccio del Supply Chain Finance possono favorire la sostenibilità dell’intera filiera. I tre strumenti più rappresentativi sono:
Anticipo Fattura: un fornitore presenta a un istituto finanziario una fattura emessa non matura, perché ne converta una parte in liquidità. Strumento tra i più diffusi, è difficile da ottenere e piuttosto costoso.
Factoring: un fornitore stipula un contratto con un istituto finanziario per farsi anticipare una serie di fatture. L'istituto può assumersi o meno il rischio del mancato pagamento in cambio dell’anticipo di una parte o dell’intero valore nominale del credito.
Reverse Factoring: il cliente stipula un accordo quadro con una società di factoring, facendo anticipare presso i propri fornitori fatture approvate, e aumentando allo stesso tempo i propri tempi di pagamento. I fornitori possono quindi anticipare le fatture a un costo del debito mediato tra il loro e quello del cliente.
Soluzioni innovative di finanziamento del capitale circolante
Questi quattro modelli sono ancora poco presenti sul mercato italiano, ma molto diffusi nel mondo anglosassone. Richiedono generalmente un alto grado di digitalizzazione.
Dynamic Discounting: attraverso una piattaforma IT, il cliente propone al fornitore un pagamento anticipato in cambio di uno sconto sul valore nominale della fattura proporzionale ai giorni di anticipo.
Reverse Factoring Evoluto: sfrutta la fatturazione elettronica e le piattaforme Cloud per anticipare le fatture in modo flessibile, riducendo rischi e costi dell'operazione grazie a una maggior condivisione di informazioni tra imprese coinvolte e istituto finanziario.
Camera di Compensazione: evoluzione ed estensione del Reverse Factoring, con cui un attore terzo (tipicamente un istituto finanziario) sfrutta la visibilità su uno o più rami di una filiera per raccogliere informazioni sulle transazioni commerciali di un insieme di imprese e permettere il finanziamento dei flussi finanziari di cui è garante.
Anticipo Fattura Extrabancario: modello alternativo di anticipo fattura in cui un fornitore richiede un anticipo su una fattura emessa e approvata. L'anticipo è fornito da una terza parte (imprese, banche, PA, privati) con disponibilità di capitali. Nelle applicazioni di tale modello, le fatture vengono caricate su una piattaforma Cloud (un “marketplace” di fatture commerciali) per una vera e propria asta tra gli acquirenti.
Soluzioni di collaborazione tra partner di filiera
Le soluzioni di gestione collaborativa delle supply chain prevedono modelli esistenti da anni, che possono essere riletti in prospettiva finanziaria. Alcune richiedono un alto livello di digitalizzazione dei processi, mentre altre più tradizionali sono oggi reinterpretabili ricorrendo alle tecnologie digitali. Tra i modelli più rappresentativi di questa classe ci sono:
Vendor Managed Inventory (VMI): un fornitore monitora il livello di scorte dei propri prodotti presso uno o più clienti per definire autonomamente, secondo vincoli contrattuali predefiniti, i volumi con cui rifornirne i magazzini. Consente al fornitore di ridurre le proprie scorte del 25-30% e quindi il capitale circolante operativo netto di circa il 18-22%, ridurre il rischio di stock-out presso i clienti e limitare gli acquisti speculativi.
Consignment Stock: il fornitore mette a disposizione del cliente la propria merce presso i magazzini di quest'ultimo, mantenendone la proprietà finché non viene prelevata. Riduce i costi di trasporto e aumenta i ricavi grazie alla riduzione delle mancate vendite.
Collaborative Planning, Forecasting and Replenishment (CPFR): cliente e fornitore pianificano insieme su un orizzonte di medio/lungo termine per evitare previsioni inaccurate e rifornimenti indipendenti, attraverso piattaforme tecnologiche avanzate. Così si riducono gli errori di previsione e il capitale circolante operativo netto entro la filiera, e quindi il fabbisogno di liquidità.
Fonte: Supply Chain Finance: 10 modi per finanziare il capitale circolante grazie al ruolo nella filiera
In tutto questo dove sta l'assicurazione dei crediti commerciali?
La risposta, ovviamente, è: dappertutto!
Anche se l'azienda che utilizza questi strumenti non conosce o non usa l'assicurazione credito, gli enti che erogano questi servizi utilizzano strumenti a protezione delle loro operatività e si assicurano sotto varie forme. E' evidente che l'assicurazione ha un costo e che questo viene "ribaltato" sul costo delle operazioni.
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